sabato 18 febbraio 2012

Sorpresi a fare sesso in bagno due quindicenni in una scuola vicentina

BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza) - Un ragazzo e una ragazza di 15 anni sono stati sospesi da scuola dopo essere stati scoperti a fare sesso in un bagno del loro istituto, l'«Einaudi» di Bassano del Grappa, una scuola per ragionieri. Se li è trovati davanti un compagno di classe, aprendo la porta della toilette dei maschi. I due teenager erano in un atteggiamento che non poteva lasciare dubbi. Il coetaneo ha fatto un rapido dietro-front, è tornato in aula e - riferisce il Giornale di Vicenza - si è lasciato scappare un «qualcuno in bagno si sta divertendo...» che in breve ha fatto il giro dell'istituto, rimbalzando poi sui social network. La cosa alla fine è arrivata fino all'ufficio del preside. La scuola ha scelto una punizione soft, più pesante però per la ragazzina: 4 giorni di sospensione per lei, uno solo per il suo partner. Sembra che l'aggravante per la ragazza sia stata dovuta al fatto di aver varcato la soglia dei bagni maschili, nei quali non poteva entrare. Il preside dell'Einaudi, professor Giovanni Pone, stamane non ha voluto tornare sull'episodio. «No comment» ha risposto con voce ferma, ma irritata, limitandosi a riferire che la scuola «sta lavorando efficacemente con le famiglie in termini educativi». Sarebbe stato meglio «mettere in riga» i due studenti sorpresi nel bagno della scuola a fare sesso «con un semplice rimprovero, è preferibile usare le punizioni più dure, come le sospensioni, per tentare di debellare altre cose, come gli atti di bullismo che spesso avvengono nelle scuole». A pensarla così è Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari (Udu). «Inoltre - aggiunge - non è equo dare, come è stato fatto, una punizione diversa ai due ragazzi: in sostanza alla studentessa è stata data una punizione più dura di 4 volte rispetto allo studente, e questo è veramente assurdo anche perché sembra porre l'accento, più che sul luogo in cui il fatto è avvenuto, ovvero il bagno dei ragazzi, sul fatto che sia una donna». Sullo stesso tema interviene Sofia Sabatino, coordinatrice della Rete degli studenti. «Non è comprensibile una punizione diversa ai due adolescenti sorpresi in bagno a fare sesso: entrambi erano consci di quello che facevano e andavano puniti alla stessa maniera». «Piuttosto - riflette - il punto è capire perchè accadono questi fatti e come gli adolescenti vivono la propria sessualità. A scuola di questi temi si parla pochissimo, e spesso con insegnanti, come quelli di religione, che non sono preparati per affrontare con "il taglio giusto" questi argomenti con i ragazzi. Insomma, dalla mattina alla sera sentiamo parlare di sesso in televisione ma non se ne parla mai a scuola; sarebbe invece il caso di investire in modo serio su questo tema». (Ansa)

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