martedì 21 febbraio 2012

J.Ax minaccia: denuncio Berlusconi per plagio

Secondo J.Ax, ex leader degli Articolo 31, il testo del nuovo inno del PdL che recita ''Noi siamo il Popolo della Libertà, gente che spera, che lotta e che crede nel sogno della libertà'' presenta eccessive somiglianze con le parole che il rapper milanese scrisse per la canzone 'Gente che spera', pubblicata nell'album del 2002 'Domani smetto'. Sul proprio account twitter ufficiale, J-Ax si infuria e minaccia di denunciare per plagio l'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Il cantante spiega di aver ricevuto segnalazioni sulle somiglianze del testo dell'inno scritto da Berlusconi con la sua canzone e scrive ''Domani denuncio Berlusconi. Buonanotte. Incredibile c.''.

Fonte Ansa

lunedì 20 febbraio 2012

«Chi ha un pc paghi il canone Rai» E su Twitter scoppia la rivolta


«Un servizio che non è pubblico, un canone impopolare e format medievali». Una sollevazione popolare attraverso centinaia di post su Twitter avanza creando una campagna denominata senza giri di parole #raimerda.
Ma non solo Internet. Anche politici (bipartisan) e associazioni dei consumatori. Tutti in coro, ognuno con i suoi toni, dicono «no» alla richiesta della Rai a imprenditori e liberi professionisti di pagare il canone se possiedono un computer con connessione internet. L'azienda di Stato si riferisce - addirittura - al regio decreto legge del 21 febbraio 1938, n. 246: "Chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento".

LA POLITICA - Sia dal Popolo della libertà che dal partito democratico sono arrivate critiche alla campagna di comunicazione lanciata dall'emittente di Stato.

CONSUMATORI - «È l'ennesima vergogna, l'ennesimo tentativo di scippo con destrezza che deve essere respinto al mittente, da parte del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera per evitare l'ennesimo salasso». Adusbef e Federconsumatori passano al contrattacco. «La Rai, un'azienda lottizzata che sempre di più sforna cattiva informazione e servizi spesso taroccati e strappalacrime per inseguire il feticcio dell'audience - sottolineano le due associazioni dei consumatori -, ha sfornato l'ennesimo balzello, a carico di imprese, studi professionali ed uffici, per imporre un pesante tributo sul possesso non solo degli apparecchi Tv, ma anche di qualsiasi dispositivo atto o adattabile a ricevere il segnale tv, inclusi monitor per il Pc, videofonini, videoregistratori, Ipad, addirittura sistemi di videosorveglianza, telefonini che si collegano ad internet con una somma che, a seconda della tipologia di impresa, va da un minimo di 200 euro fino a 6.000 euro l'anno a carico di oltre 5 milioni di utenti per un controvalore di 1 miliardo di euro l'anno».
 
RETE IMPRESE - Per Rete Imprese Italia chi non paga è soggetto a pesanti sanzioni e a controlli da parte degli organi di vigilanza. «Quella del canone speciale Rai è una richiesta assurda perché vengono "tassati" strumenti come i computer che gli imprenditori utilizzano per lavorare e non certo per guardare i programmi Rai. Tanto più se si considera che il Governo spinge proprio sull'informatizzazione per semplificare il rapporto tra imprese e Pubblica Amministrazione. In questo momento di gravi difficoltà per i nostri imprenditori, di tutto abbiamo bisogno tranne che di un altro onere così pesante e ingiustificato».

sabato 18 febbraio 2012

Sorpresi a fare sesso in bagno due quindicenni in una scuola vicentina

BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza) - Un ragazzo e una ragazza di 15 anni sono stati sospesi da scuola dopo essere stati scoperti a fare sesso in un bagno del loro istituto, l'«Einaudi» di Bassano del Grappa, una scuola per ragionieri. Se li è trovati davanti un compagno di classe, aprendo la porta della toilette dei maschi. I due teenager erano in un atteggiamento che non poteva lasciare dubbi. Il coetaneo ha fatto un rapido dietro-front, è tornato in aula e - riferisce il Giornale di Vicenza - si è lasciato scappare un «qualcuno in bagno si sta divertendo...» che in breve ha fatto il giro dell'istituto, rimbalzando poi sui social network. La cosa alla fine è arrivata fino all'ufficio del preside. La scuola ha scelto una punizione soft, più pesante però per la ragazzina: 4 giorni di sospensione per lei, uno solo per il suo partner. Sembra che l'aggravante per la ragazza sia stata dovuta al fatto di aver varcato la soglia dei bagni maschili, nei quali non poteva entrare. Il preside dell'Einaudi, professor Giovanni Pone, stamane non ha voluto tornare sull'episodio. «No comment» ha risposto con voce ferma, ma irritata, limitandosi a riferire che la scuola «sta lavorando efficacemente con le famiglie in termini educativi». Sarebbe stato meglio «mettere in riga» i due studenti sorpresi nel bagno della scuola a fare sesso «con un semplice rimprovero, è preferibile usare le punizioni più dure, come le sospensioni, per tentare di debellare altre cose, come gli atti di bullismo che spesso avvengono nelle scuole». A pensarla così è Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari (Udu). «Inoltre - aggiunge - non è equo dare, come è stato fatto, una punizione diversa ai due ragazzi: in sostanza alla studentessa è stata data una punizione più dura di 4 volte rispetto allo studente, e questo è veramente assurdo anche perché sembra porre l'accento, più che sul luogo in cui il fatto è avvenuto, ovvero il bagno dei ragazzi, sul fatto che sia una donna». Sullo stesso tema interviene Sofia Sabatino, coordinatrice della Rete degli studenti. «Non è comprensibile una punizione diversa ai due adolescenti sorpresi in bagno a fare sesso: entrambi erano consci di quello che facevano e andavano puniti alla stessa maniera». «Piuttosto - riflette - il punto è capire perchè accadono questi fatti e come gli adolescenti vivono la propria sessualità. A scuola di questi temi si parla pochissimo, e spesso con insegnanti, come quelli di religione, che non sono preparati per affrontare con "il taglio giusto" questi argomenti con i ragazzi. Insomma, dalla mattina alla sera sentiamo parlare di sesso in televisione ma non se ne parla mai a scuola; sarebbe invece il caso di investire in modo serio su questo tema». (Ansa)

venerdì 17 febbraio 2012

Elsa Fornero bacchetta le trasmissioni Tv volgari. "Meglio spegnere la Tv"

Il ministro del Lavoro e delle Pari Opportunita', Elsa Fornero bacchetta comunque le trasmissioni televisive che sempre piu' utilizzano e ostentano il corpo femminile.
''Qualche volta mi sono sentita offesa'' dai programmi televisivi. In quel caso - ha aggiunto - ''la cosa migliore e' cambiare canale o spegnere del tutto che e' piu' salutare''. ''Sono circa tre mesi che non guardo la televisione - ha sottolineato - ma da quello che vedo, anche delle polemiche di questa mattina (su Sanremo, ndr), non mi sembra ci siano molti cambiamenti apprezzabili.
Credo che la televisione abbia dato spesso cattivi esempi''. Il ministro e' tornato a stigmatizzare in generale ''l'atteggiamento italiano'' nel confronto del lavoro delle donne che ''va cambiato e anche profondamente. ''Nei principi - ha detto - siamo a livelli della Svezia ma nelle pratiche, in famiglia, nella scuola, nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione, lasciamo a desiderare.

La Chiesa potrebbe pagare le tasse sugli immobili commerciali. Emendamento Monti.

L'emendamento sull'Ici proposto dal premier Monti ''costituisce un progresso sensibile'' e ''una volta approvato, sara' attentamente esaminato''.
L'Unione Europea risponde a stretto giro di posta alla lettera con la quale il premier Mario Monti ha preannunciato una modifica alle modalita' di tassazione degli immobili commerciali di Chiesa ed enti no profit. E' un sostanziale via libera anche se, certo, la Ue usa toni prudenti e rinvia all'approvazione definitiva del testo prima di chiudere la procedura contro l'Italia per il sospetto di ''aiuti di Stato illegali''. 

La novita', lanciata sul tappeto dal governo proprio poco prima di incontrare le gerarchie ecclesiastiche, fa fibrillare pero' il quadro politico, con alcuni deputati cattolici e molti esponenti Pdl che inviano avvertimenti e distinguo. Di prima mattina un drappello di deputati cattolici di Pdl, Pd e Udc parlano di ''rigurgiti anticlericali'' e assicurano che che non faranno gli spettatori: ''Crediamo - dicono - che tutti devono stare molto attenti, a cominciare dall'esecutivo''. I mal di pancia, soprattutto nel Pdl non mancano: Rotondi rivendica di essere a favore dell'esenzione; Giovanardi chiede parita' di tassazione anche su Arci e sindacati; Antonio Mazzocchi dice che sarebbe assurdo se dovessero pagare gli oratori ma non ''le saune gay''. 

A favore si esprime invece il segretario politico del partito, Angelino Alfano, anche se il suo assenso contiene un avvertimento: dice di ''non avere nessun pregiudizio'' e che ''se il governo ha individuato delle norme non punitive nei confronti della Chiesa le valuteremo con favore''. Favorevole senza nessun dubbio alla decisione del governo e' invece il presidente del Senato Roberto Schifani secondo il quale ''non puo' essere il problema dell'Ici a inquinare i rapporto che ha lo Stato italiano con la chiesa''. Danno il loro assenso anche il leader Udc, Pierferdinando Casini e il presidente di Sinistra Ecologia e Liberta', Niki Vendola, anche lui cattolico praticante, che chiosa: ''Il precetto evangelico del dare a Dio quel che è di Dio e a Cesare quel che è di Cesare non a caso fa riferimento al tema dei tributi''.

Di certo Chiesa ed Enti non lucrativi pagheranno di piu'. L'Anci, che non ha nascosto il proprio disaccordo per non essere stata consultata su una imposta che gestisce direttamente, stima un gettito intorno ai 600 milioni.
Del resto nel passato, per il solo comune di Roma, che e' il piu' ricco di beni ecclesiastici, si era parlato di 50-60 milioni di euro di mancato gettito (e quindi ora di possibile maggior incasso). Ma c'e' anche uno studio dell'Ifel che indica la soglia di 1 miliardo di maggiori versamenti. Al momento si tratta di ipotesi.

giovedì 16 febbraio 2012

Disoccupazione giovanile: -80 mila occupati in 9 mesi


ROMA - L'occupazione dei giovani tra i 18 e i 29 anni continua a calare, "nella media dei primi tre trimestri del 2011 ha subito una flessione del 2,5% (circa 80 mila unità)". E' quanto ha affermato il presidente dell'Istat. Guardando alla fascia d'età 15-24 anni la disoccupazione in Italia risulta pari al 31%, "la più alta dopo la Spagna". Un'analisi dell'Istat, proposta in via sperimentale per il 2005, "mostra come tra i servizi la quota del lavoro in nero raggiunga il 56,8% per gli alberghi e pubblici esercizi e il 52,9% per il lavoro domestico".
Dati che certamente non incoraggiano, in un periodo difficile per tanti.

mercoledì 15 febbraio 2012

Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis a Sanremo. Un festival da dimenticare.

SANREMO -Al festival il forfait della signorina Ivana Mrazova davvero non ci voleva. Un violento torcicollo, più tecnicamente una "cervicalgia acuta con blocco vertebrale", la costringe a rinunciare al debutto sul palco dell'Ariston. Niente paura: si tratta solo di un problema muscolare. E forse già domani la potremo vedere all'opera nella seconda serata del festival.

Spero di poter salire sul palco al più presto e di non deludere il pubblico di questo grande evento. Faccio un in bocca al lupo enorme a Gianni e Rocco e questa sera li seguirò dalla tv". E intanto dall'Ariston Rocco Papaleo ci scherza su: "Su questo palco non sono mai mancate le donne. Possibile che proprio adesso, che sono vestito come Dio comanda, le donne non ci siano?". E infatti, dopo che la prima 'valletta' Tamara Ecclestone è stata cacciata perché faceva i capricci, la seconda invece finisce in ospedale, assistita da madre e sorella.

In ogni caso, the show must go on: quando nel tardo pomeriggio si capisce che non ce la può fare, parte il piano B. Vengono richiamate di corsa Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, previste domani sera.

La domanda che molti si pongono è: "Come fa Belen Rodriguez a saltare da un programma all'altro?" E' praticamente ovunque. Che abbia una qualche raccomandazione? :)

martedì 14 febbraio 2012

Celentano a Sanremo: Monologo che non piace alla rete.

ROMA - Adriano Celentano interviene col suo atteso monologo a Sanremo e la rete si riempie subito dei primi commenti a caldo, quasi tutti critici verso le parole e la figura dell'ex Molleggiato. Noioso, lento, troppo lungo: questi i giudizi principali che compaiono sul social network Twitter pochi minuti dopo la performance di Celentano, durata quasi un'ora. "Non mi annoiavo così dalle lezioni sull'Ariosto", scrive Marta. "Credevo non ci fosse spettacolo più noioso del mio libro di anatomia", è il commento di Fabiola. E tanti i tweet che 'inneggiano' concordi alla pubblicità: "Mai stato così felice per la pubblicità", "non avrei mai pensato di dirlo, ma menomale che c'é la pubblicità". Accoglienza mista all'attacco di Celentano ad Avvenire e Famiglia Cristiana: c'é chi ne apprezza la schiettezza ("Finalmente qualcuno che dice chiaramente quanto siano inutili"), ma anche chi proprio non ci sta ("Prima di parlarne si sciacqui la bocca. Poi se li legga", "Il teologo Celentano lasci in pace Avvenire e Famiglia Cristiana: legga Topolino"). Non piace particolarmente nemmeno la critica dell'artista alla bocciatura del referendum sulla legge elettorale da parte della Corte costituzionale: "Attacco pieno di inesattezza", lo definisce Francesco; "Disinformazione e populismo", secondo Roberto. E c'é anche un pizzico di nostalgia per un Adriano diverso: "Non ci posso credere che è la stessa persona che cantava Azzurro", commenta Luigi; "Continuo a preferire il Celentano cantante rispetto al Celentano profeta", scrive Igor; "Per me l'apice della sua carriera è stato interpretare la scimmia di Bingo Bongo, ironizza Monica. Giudizi negativi arrivano anche dal mondo della musica: "Ma non era una manifestazione canora?", si chiede Enrico Ruggeri sul suo profilo Twitter. E poi: "Sono imbarazzato come operatore dello spettacolo e dispiaciuto per i miei colleghi che stanno aspettando la fine di questo delirio. Sono le 23.20 e hanno cantato in 6: è una sconfitta per la discografia e per la musica". "'Na poracciata'', è la bocciatura in romanesco di Fiorella Mannoia. E Francesco Facchinetti twitta: "Mio padre mi chiama e mi dice: 'ma siamo a scherzi a parte?''. Più ironico il commento di Leonardo Pieraccioni: "Celentano è come i giochi a Gardaland: prima di arrivare alla canzone devi fare 35 minuti di fila". Taglia corto Gerry Scotti, sempre su Twitter. "Non abbiamo bisogno di vedere questo. Punto".

Fonte: Ansa.

venerdì 10 febbraio 2012

Lavorare senza stress. Ecco i mestieri che rendono felici.


L'Università di Chicago ha elaborato uno studio riguardante i dieci lavori che rendono più felici, e ha pubblicato i risultati sulla rivista Forbes. Niente felicità per chi guadagna tanto, ma solo per chi sa apprezzare il proprio mestiere. Infatti tra i lavori più felici vi sono soprattutto tutte quelle professioni che aiutano il prossimo a risolvere dei problemi; oltre queste, l'elisir della felicità e della soddisfazione si trova anche in tutti quei lavori che implicano una creazione artistica, quelli autonomi e quelli che realizzano i sogni d'infanzia. Al primo posto il prete, seguito dal vigile del fuoco e dal fisioterapista. Fuori dal podio abbiamo in ordine decrescente di felicità, lo scrittore, l'insegnante di sostegno, l'artista e lo psicologo. Insomma i soldi non fanno la felicità anche perché spesso troppi soldi comportanto tanta responsabilità e tanto stress. Meglio poveri e felici o tristi e ricchi?

giovedì 9 febbraio 2012

Perché Luca e Paolo hanno lasciato le Iene

Il duo comico spiega la decisione di lasciare il programma. Ha fatto scalpore, la scorsa stagione, l'abbandono delle 'Iene' di Italia 1 da parte di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, il duo comico che da diversi anni conduceva con successo il programma accanto a Ilary Blasi. Il motivo per cui i simpatici attori hanno deciso di lasciare la trasmissione non è mai stato chiarito fino in fondo ma, a distanza di diversi mesi, sono proprio loro a prendere la parola e a rivelare i retroscena della vicenda. Intervistati da 'Tv Sorrisi e Canzoni', Luca e Paolo spiegano: "Sia chiaro una volta per tutte, abbiamo deciso noi di abbandonare le Iene. Al ritorno da Sanremo dell'anno scorso la situazione non era più sopportabile. La coesistenza con l'autore Davide Parenti era impossibile". E' stato dunque un problema di 'incomunicabilità' a decretare la traumatica rottura con le Iene e il loro creatore. Quest'ultimo a quanto pare non si sarebbe reso disponibile ad accogliere le proposte di Luca e Paolo in merito al copione del programma: "Dopo 10 anni alle Iene avremmo potuto fare di più — confessa il duo comico - Proporre pezzi nostri, andare oltre il lancio dei servizi o poco più". Com'è noto, ciò non sta accadendo con Enrico Brignano, uno dei loro successori alla conduzione del programma, a cui vengono invece concessi lunghi monologhi in diretta… A tale proposito, Bizzarri e Kessisoglu spiegano: "Se era una questione personale contro di noi? Questo lo lasciamo dire agli altri. Ma non abbiamo nulla contro Brignano, lui è bravissimo". Per quanto riguarda il futuro, a metà febbraio Luca e Paolo torneranno in tv con un programma storico di Canale 5, 'Scherzi a parte', giunto alla sua dodicesima edizione, che stanno preparando insieme all'autrice Mediaset Fatma Ruffini. "Con Fatma ci confrontiamo su ogni tema, certo. Ma tutti noi abbiamo in mente solo il bene del programma", spiegano i due comici. Con l'arrivo di Luca e Paolo 'Scherzi a parte' subirà diversi cambiamenti, a partire dal regista, che sarà Duccio Forzano, lo stesso di 'Che tempo che fa' e delle ultime due edizioni di Sanremo, per arrivare alla presenza di un'orchestra di 30 elementi e di un corpo di ballo di ex ginnaste professioniste. Non solo, perché per la prima volta nella sua storia, lo spettacolo sarà in diretta tv. "È un'evoluzione necessaria - spiega Bizzarri — la televisione precotta, quella del pubblico pagato che ride a comando, oggi non funziona più. Non ci saranno più gli scherzi agli ospiti in studio. Per quest'edizione avevamo pensato al sottotitolo 'Basta gavettoni'…". Kessisoglu aggiunge: "Ci piacerebbe che nel corso delle otto puntate nell'orchestra s'intrufolasse Baudo al piano, Verdone alla batteria, Bobo Maroni al sax. Ma il sogno è avere Fedele Confalonieri al pianoforte, anche solo per un brano". Intanto, Luca e Paolo sono attesi al prossimo Festival di Sanremo, dove saranno protagonisti della serata d'apertura e di quella finale. Ma su questo argomento non si sbottonano: "Per chiedere indiscrezioni, ce le potete chiedere, come ha detto Monti giorni fa a un giornalista. Noi però non diciamo nulla".

India: Ministri guardano filmati porno in parlamento

In India su certe cose non si scherza e in particolare non è bene che i legislatori scherzino con la morale, specialmente per quello che riguarda l’esibizione del sesso e di atti sessuali, che in India incontra accoglienze degne dei paesi più bigotti,
IL SESSO IN UN'ALTRA VISIONE – Uno dei filoni più ricchi della polemica politica indiana è quallo nutrito dalle denunce di una nutrita pattuglia di moralisti, che di solito si concentra su questa o quella pellicola scatenando l’inferno per un bacio o un indumento fuori posto. Bollywood li teme, ma nonostante gli sforzi per evolvere la cultura indiana in senso più liberale, sembrano ancora godere del sostegno di vasti strati della popolazione
BECCATI IN "FRAGRANZA" - Comprensibile quindi che nel caso delle immagini di tre ministri ripresi da una televisione a guardare i porno in palrmento, i toni siano stati particolarmente elevati. Lo speaker del parlamento Siddaramaiah ha infatti tuonato dicendo che ” I tre hanno violato la santità della Camera. Il governo si deve vergognare“.
CONSEGUENZE - Una risoluzione dovrebbe portare in tempi brevi all’espulsione dei tre reprobi (Laxman Savadi, CC Patil e Krishna Palemar) dal parlamento, mentre il governo è stato invitato ad operare un veloce rimpasto per sostituirli, dopo che i politici hanno già presentato le loro dimissioni nelle mani del primo ministro. Dimissioni pretese e ottenute dai massimi vertici nazionali del loro partito, il BJP.
PROCESSO – Ma non è finita, perché pare proprio che siano già state numerose denunce e che i tre potrebbero anche trovarsi ad affrontare un processo penale, anche se non è chiaro su che basi e su quali precedenti, trattandosi di un’assoluta novità.




domenica 5 febbraio 2012

Topo gli divora il pene, muore in ospedale.

KOLKATA – Una morte terribile per Arun Sandhukha, un indiano di 53 anni che, ricoverato per polmonite all'ospedale SSKM di Kolkata, l'ex Calcutta, è stato ucciso da un topo che ne ha mangiato il pene lasciandolo in un lago di sangue. La macabra scoperta è stata fatta dalla sua famiglia, che durante una delle consuete visite lo ha trovato sanguinante nel letto, non accudito da medici o infermieri. La notizia è riportata dal The Asian Age, a cui uno dei familiari ha dichiarato: «Era solo e contorto dal dolore dopo che i topi gli avevano mangiato il pene». Le autorità locali non hanno potuto far altro che ammettere che l’ospedale era infestato dai topi. Sandhukka è morto poco dopo la visita della sua famiglia. Ma i casi di malasanità non sono rari in India: lo scorso 23 dicembre fece scalpore la notizia di un medico che curava i pazienti completamente ubriaco; in un altro caso, un collega, anche lui ubriaco, ha staccato la maschera dell'ossigeno a un neonato di tre settimane causandone la morte; nell'episodio più grave, invece, 89 persone hanno perso la vita in un incendio che ha devastato un ospedale di Kalkata lo scorso 9 dicembre. (Mercoledì 25 Gennaio 2012)

Perugia, donna violentata durante rapina

I carabinieri indagano sulla violenza della scorsa notte a Perugia
PERUGIA - Una donna di circa 50 anni e' stata violentata nel corso di una rapina in villa compiuta la scorsa notte alla periferia di Perugia. Nell'abitazione si trovava in quel momento anche la nipote, di pochi anni, che comunque non ha assistito allo stupro. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri del comando provinciale di Perugia. Dalle indagini dei carabinieri è emerso che la rapina è stata compiuta da due uomini (probabilmente stranieri) con il volto coperto e armati, forse di un fucile. Sono entrati nella villa, nella zona di Resina, intorno alle 22.30 cominciando a minacciare la donna, originaria del sud America, e la nipote per sapere dove fosse la cassaforte e la chiave. Improvvisamente uno dei malviventi - è stato accertato dagli investigatori - ha portato la cinquantenne in una taverna sottostante, violentandola. Una vergogna che non deve restare impunita. Gli stupri sono sintomo di una criminalità senza rispetto alcuno.

sabato 4 febbraio 2012

Uomo avrebbe lanciato figlio di 16 mesi nel Tevere. Un testimone.

ROMA - Ha sbattuto la porta di casa intorno alle 6.30. Un litigio con la moglie. Quindi ha preso il figlio di 16 mesi ed è uscito di casa. L'uomo, un italiano, avrebbe poi lanciato il piccolo nel Tevere. Lo ha raccontato un testimone, una guardia penitenziaria, che ha riferito di aver visto un uomo gettare qualcosa nell Tevere, nella zona di ponte Mazzini. A dare l'allarme, la zia della moglie. IN CASERMA - L'uomo, che era stato notato dalla guardia carceraria con il bimbo, si sarebbe subito mosso di corsa verso il centro del ponte lanciando il piccolo nel fiume. E' stato fermato poco dopo dai carabinieri ma del bambino nessuna traccia. Il giovane è stato arrestato perchè sospettato di omicidio. Sono in corso le ricerche in tutta la zona da parte dei militari. Ma si teme il peggio. Sul fiume sono giunti anche gli equipaggi della polizia fluviale e i sommozzatori che stanno conducendo ricerche per tentare di individuare il corpo del bambino.

venerdì 3 febbraio 2012

Donna minaccia 2 uomini con un coltello per ricevere sesso orale: Rifiutano, ''L'odore è troppo forte''

Una donna della Virginia (provenienza ironica data la storia che andiamo a raccontare) è stata arrestata per aggressione, e il giudice sta valutando se aggiungere ulteriori accuse. Ma andiamo con ordine. La donna era a casa dell’ex-marito (incontrato sul posto) e un altro uomo, tutti apparentemente ubriachi. Secondo l’accusa, ad un certo punto la donna ha estratto un coltello e ha minacciato i due “Qualcuno mi lecchi la f..a oppure vi taglio la fo..uta gola” (testuali parole del rapporto di polizia). Il marito avrebbe immediatamente rifiutato, ma l’altro uomo aveva inizialmente ceduto alle minacce. Ma quando la donna si è tolta gli indumenti intimi, l’uomo ha cambiato idea a causa “del cattivo odore” che giungeva dalle parti intime della donna. Fortunatamente per i due uomini, prima che la donna potesse mettere in pratica le minacce conseguenti alla sua “insoddisfazione”, è arrivata la polizia, allertata dai vicini che avevano sentito rumori e grida.

* Fonte NotiziedelMondo

Carote e pomodori per avere un miglior colorito anche in inverno

Ancora sui benefici della frutta e delle verdure, utili, a quanto pare, per avere la pelle dorata in un modo molto più sano e privo di rischi rispetto al sole, che espone, come ben sappiamo, all’insorgenza di melanoma.
A dirlo è una recente ricerca effettuata dal dottor Ian Stephen dell’Università di Nottingham, e pubblicata sulla rivista di divulgazione scientifica Evolution and Human Behaviour. L’autore suggerisce di mangiare verdura per ottenere un’abbronzatura altrettanto naturale ma meno deleteria per l’epidermide. Lo studio ha dimostrato infatti che una dieta ricca di frutta e verdura dora la pelle.
Stephen spiega che
La maggior parte delle persone pensa che il modo migliore per migliorare il colore della pelle è abbronzarsi al sole, ma la nostra ricerca dimostra che mangiare molta frutta e verdura è in realtà più efficace.

I ricercatori hanno infatti scoperto che le persone che mangiano più porzioni di frutta e verdura al giorno hanno un colore più dorato della pelle, grazie a sostanze denominate carotenoidi. I carotenoidi sono antiossidanti che aiutano ad assorbire i composti dannosi prodotti dallo stress e dalle tensioni della vita quotidiana, soprattutto quando il corpo lotta contro una malattia. Responsabili della colorazione rossa nella frutta e nella verdura, come carote e pomodori, i carotenoidi sono importanti per il nostro sistema immunitario e riproduttivo.
Dovendo scegliere tra il colore della pelle dorata dal sole, e quello generato dal consumo di carotenoidi, i partecipanti allo studio hanno di gran lunga preferito il secondo, a testimonianza del fatto che si tratta di un colorito, oltre che più sano, anche più attraente, a conti fatti.

Guidare l’auto a 17 anni? Ora è possibile

Da pochi giorni le nuove normative del Decreto Ministeriale che regolamenta il sistema della guida accompagnata renderanno possibile guidare a partire dai 17 anni di età. Tali modifiche diventeranno effettivi dal 23 Aprile 2012; un diciassettenne, dopo aver effettuato presso un centro autorizzato 10 ore effettive di guida (di cui almeno 4 in autostrada e 2 di notte) conseguirà l’autorizzazione a guidare con un accompagnatore che soddisfi alcuni requisiti. Tale autorizzazione non va confusa col foglio rosa, che funziona in modo differente. Il minorenne riceverà l’autorizzazione a guidare con accompagnatore subito dopo la presentazione dell’attestato di presenza da parte della scuola guida. Gli accompagnatori sono scelti arbitrariamente dal guidatore e possono essere massimo 3 persone. Una volta compiuti 18 anni, tale autorizzazione scade e l’aspirante guidatore dovrà effettuare la procedura per il rilascio del foglio rosa. Se la richiesta del foglio rosa viene effettuata entro 6 mesi dal compimento della maggiore età, le 10 ore di guida con l’autoscuola gli verranno riconosciute. Per ottenere l’autorizzazione alla guida accompagnata, bisogna avere già conseguito la patente A1, non devono esserci provvedimenti ostativi sulla patente (sospensioni per esempio) e, come già detto, servono le 10 ore di guida certificate. Per conseguire il foglio rosa, va prima superato l’esame di teoria e non è ancora previsto alcun obbligo riguardo alle 10 ore di pratica con l’autoscuola; la durata del foglio rosa è di 6 mesi. Il limite di potenza per un guidatore diciassettenne è di una potenza specifica di 55 kW, in riferimento alla tara della vettura e la potenza assoluta massima è di 70 kW. Per quanto riguarda il foglio rosa, non ci sono limiti di potenza, poi una volta conseguita la patente i limiti tornano per un anno. Oltre alla potenza, i limiti sono fissati anche sulle velocità. Per i minorenni il limite è di 50Km/h su strade urbane, 90 su strade extraurbane secondarie e principali, 100 sulle autostrade. Per i possessori di foglio rosa invece: 50Km/h su strade urbane, 90 su strade extraurbane secondarie, 110 sulle extraurbane principali, 130 sulle autostrade. I requisiti per gli accompagnatori per il diciassettenne sono 3. Il primo è essere registrati sull’autorizzazione come accompagnatore, essere titolari di patente B o superiore da almeno 10 anni e non superare l’età di 60 anni (per gli istruttori di guida non vi è limitazione di età). Per il foglio rosa gli accompagnatori non sono designati ma devono avere un’età massima di 60 anni, 65 se il veicolo è munito di doppi pedali. Devono essere titolari di patente B da almeno 10 anni ma se la licenza è di categoria superiore, non è necessario. Il minorenne, oltre all’accompagnatore, non può avere passeggeri in auto; in caso di trasgressione, 80€ di multa. Col foglio rosa è possibile portare passeggeri. Per quanto riguarda il riconoscimento, sul veicolo del diciassettenne devono essere presenti sia davanti che dietro dei pannelli gialli riflettenti con scritta in colore nero delle lettere GA (guida accompagnata). Per il foglio rosa il classico cartello recante la P. Anche per questa infrazione l’ammenda è di 60€. Infine, il minorenne pizzicato al volante senza andrà incontro ad una sanzione di 398€, il fermo del veicolo per 3 mesi e l’immediata revoca dell’autorizzazione alla guida accompagnata. Stessa prassi per chi ha il foglio rosa.

giovedì 2 febbraio 2012

Il curry allevia i dolori.

Quando i tendini, le strutture fibrose che collegano i muscoli alle ossa, vengono messi sotto stress da esercizi fisici, l'attività sportiva diventa impossibile. Per rimediare la medicina occidentale prescrive i farmaci antinfiammatori che, però, presentano effetti collaterali, come ad esempio nausea, vomito, bruciori di stomaco e mal di testa. Oggi una nuova speranza contro il dolore arriva dalle spezie. Alcuni ricercatori delle Università di Nottingham e di Monaco di Baviera hanno dimostrato che la curcumina, la sostanza che dona il colore giallo alla curcuma contenuta nel curry, è in grado di bloccare i meccanismi biologici che "accendono" l'infiammazione dei tendini, inibendo l'inizio e il peggioramento della tendinite. Una conferma scientifica delle intuizioni della medicina tradizionale indiana che, da secoli, utilizza la curcumina come antinfiammatorio naturale.

Monti: 'Posto fisso è monotono'. I giovani si abituino a cambiare



ROMA - ''Non e' un tabu'. L'articolo 18 puo' essere pernicioso per lo sviluppo dell'Italia''. Insomma, senza riforma del lavoro gli sforzi del governo per rilanciare il paese rischiano di rimanere incompleti e questo Mario Monti vuole assolutamente evitarlo. Cosi' il premier, prima al Tg5 e poi a Matrix, si rivolge direttamente ai cittadini per annunciare l'intenzione di mettere mano alla politica del lavoro, anche a costo di dover intervenire sulle regole di licenziamento. Si', perche' l'articolo 18 per il premier ha determinato ''un terribile apartheid nel mercato del lavoro tra chi e' gia' dentro e chi, giovane, fa fatica ad entrare''. I giovani pero' devono ''abituarsi all'idea di non avere piu' il posto fisso a vita: che monotonia - afferma - E' bello cambiare e accettare delle sfide''. La linea dell'esecutivo e' non aprire 'tout court' alla concertazione con i sindacati, che d'altronde escludono qualsiasi ipotesi di modifica dell'articolo 18. Ma va avviato un confronto ''in tempi brevi''.

Insomma, si' al dialogo ma su tutto. L'intenzione e' chiudere in una sessantina di giorni per dare una 'svolta' al paese e far ripartire la crescita. Per Monti alcune eredita' del passato, infatti, rischiano di imbrigliare l'Italia, penalizzando proprio i giovani. Per creare spazio occorre pero' spingere ancora sulle liberalizzazioni perche' - avvisa il premier - ''se prevarranno le resistenze corporative, gli italiani devono sapere che i tassi di interesse non solo non scendono ma ritorneranno verso l'alto''. Per ora pero' il professore si gode l'ennesimo calo dello spread registrato oggi: ''Deve scendere ancora e scendera' - rassicura - E' una variabile che ha polarizzato anche troppo l'attenzione'' ma ''ormai ha una tendenza decrescente''. Il capo del governo parla direttamente agli italiani anche per illustrare l'accordo fiscale di Bruxelles. Il vincolo del debito - spiega - ''certamente e' severo ma non impossibile se saremo capaci di tornare a far crescere di piu' il Paese''.

Crescita alla quale sono chiamati tutti a contribuire: ''L'Italia dispone di capitale pubblico - sottolinea Monti - ma dispone di grande capitale umano che non sempre e' stato valorizzato''. L'idea e' sempre quella di aprire il mercato del lavoro e insistere sulle liberalizzazioni. Quanto alle privatizzazioni, di cui molto si e' discusso in questi giorni, il capo del governo rimarca che sono solo ''una possibilita'': ''Il governo non ha messo come priorita' le privatizzazioni - precisa - anche perche' nel passato si e' stati costretti a privatizzazioni non sempre fatte nel modo migliore''. Se da un lato 'avverte' le parti sociali e dall'altro chiede un cambio di passo agli italiani, Monti non dimentica pero' di rivolgersi anche ai suoi piu' stretti interlocutori: i partiti politici che lo sostengono. E non a caso spiega che per lui ''nel 2013 si chiude una parentesi'' rivolgendo un nuovo e deciso apprezzamento a Silvio Berlusconi e al suo aperto sostegno al governo. ''Trovo che l'appoggio che di da' Berlusconi sia fondamentale. Come fondamentale il Cavaliere e' stato nella vita di Monti: ''Se mi sono avvicinato alla cosa pubblica - rivela - e' perche' nel 1994 Berlusconi, appena nominato presidente del Consiglio, mi ha chiesto se volevo fare il commissario europeo''. Che queste riforme aiutino davvero la crescita?
Noi giovani ci domandiamo continuamente, "riuscirò a trovare un buon posto di lavoro che mi permetta di pagare mutuo, tasse e mi lasci qualcosa per vivere?"