martedì 21 febbraio 2012

J.Ax minaccia: denuncio Berlusconi per plagio

Secondo J.Ax, ex leader degli Articolo 31, il testo del nuovo inno del PdL che recita ''Noi siamo il Popolo della Libertà, gente che spera, che lotta e che crede nel sogno della libertà'' presenta eccessive somiglianze con le parole che il rapper milanese scrisse per la canzone 'Gente che spera', pubblicata nell'album del 2002 'Domani smetto'. Sul proprio account twitter ufficiale, J-Ax si infuria e minaccia di denunciare per plagio l'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Il cantante spiega di aver ricevuto segnalazioni sulle somiglianze del testo dell'inno scritto da Berlusconi con la sua canzone e scrive ''Domani denuncio Berlusconi. Buonanotte. Incredibile c.''.

Fonte Ansa

lunedì 20 febbraio 2012

«Chi ha un pc paghi il canone Rai» E su Twitter scoppia la rivolta


«Un servizio che non è pubblico, un canone impopolare e format medievali». Una sollevazione popolare attraverso centinaia di post su Twitter avanza creando una campagna denominata senza giri di parole #raimerda.
Ma non solo Internet. Anche politici (bipartisan) e associazioni dei consumatori. Tutti in coro, ognuno con i suoi toni, dicono «no» alla richiesta della Rai a imprenditori e liberi professionisti di pagare il canone se possiedono un computer con connessione internet. L'azienda di Stato si riferisce - addirittura - al regio decreto legge del 21 febbraio 1938, n. 246: "Chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento".

LA POLITICA - Sia dal Popolo della libertà che dal partito democratico sono arrivate critiche alla campagna di comunicazione lanciata dall'emittente di Stato.

CONSUMATORI - «È l'ennesima vergogna, l'ennesimo tentativo di scippo con destrezza che deve essere respinto al mittente, da parte del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera per evitare l'ennesimo salasso». Adusbef e Federconsumatori passano al contrattacco. «La Rai, un'azienda lottizzata che sempre di più sforna cattiva informazione e servizi spesso taroccati e strappalacrime per inseguire il feticcio dell'audience - sottolineano le due associazioni dei consumatori -, ha sfornato l'ennesimo balzello, a carico di imprese, studi professionali ed uffici, per imporre un pesante tributo sul possesso non solo degli apparecchi Tv, ma anche di qualsiasi dispositivo atto o adattabile a ricevere il segnale tv, inclusi monitor per il Pc, videofonini, videoregistratori, Ipad, addirittura sistemi di videosorveglianza, telefonini che si collegano ad internet con una somma che, a seconda della tipologia di impresa, va da un minimo di 200 euro fino a 6.000 euro l'anno a carico di oltre 5 milioni di utenti per un controvalore di 1 miliardo di euro l'anno».
 
RETE IMPRESE - Per Rete Imprese Italia chi non paga è soggetto a pesanti sanzioni e a controlli da parte degli organi di vigilanza. «Quella del canone speciale Rai è una richiesta assurda perché vengono "tassati" strumenti come i computer che gli imprenditori utilizzano per lavorare e non certo per guardare i programmi Rai. Tanto più se si considera che il Governo spinge proprio sull'informatizzazione per semplificare il rapporto tra imprese e Pubblica Amministrazione. In questo momento di gravi difficoltà per i nostri imprenditori, di tutto abbiamo bisogno tranne che di un altro onere così pesante e ingiustificato».

sabato 18 febbraio 2012

Sorpresi a fare sesso in bagno due quindicenni in una scuola vicentina

BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza) - Un ragazzo e una ragazza di 15 anni sono stati sospesi da scuola dopo essere stati scoperti a fare sesso in un bagno del loro istituto, l'«Einaudi» di Bassano del Grappa, una scuola per ragionieri. Se li è trovati davanti un compagno di classe, aprendo la porta della toilette dei maschi. I due teenager erano in un atteggiamento che non poteva lasciare dubbi. Il coetaneo ha fatto un rapido dietro-front, è tornato in aula e - riferisce il Giornale di Vicenza - si è lasciato scappare un «qualcuno in bagno si sta divertendo...» che in breve ha fatto il giro dell'istituto, rimbalzando poi sui social network. La cosa alla fine è arrivata fino all'ufficio del preside. La scuola ha scelto una punizione soft, più pesante però per la ragazzina: 4 giorni di sospensione per lei, uno solo per il suo partner. Sembra che l'aggravante per la ragazza sia stata dovuta al fatto di aver varcato la soglia dei bagni maschili, nei quali non poteva entrare. Il preside dell'Einaudi, professor Giovanni Pone, stamane non ha voluto tornare sull'episodio. «No comment» ha risposto con voce ferma, ma irritata, limitandosi a riferire che la scuola «sta lavorando efficacemente con le famiglie in termini educativi». Sarebbe stato meglio «mettere in riga» i due studenti sorpresi nel bagno della scuola a fare sesso «con un semplice rimprovero, è preferibile usare le punizioni più dure, come le sospensioni, per tentare di debellare altre cose, come gli atti di bullismo che spesso avvengono nelle scuole». A pensarla così è Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari (Udu). «Inoltre - aggiunge - non è equo dare, come è stato fatto, una punizione diversa ai due ragazzi: in sostanza alla studentessa è stata data una punizione più dura di 4 volte rispetto allo studente, e questo è veramente assurdo anche perché sembra porre l'accento, più che sul luogo in cui il fatto è avvenuto, ovvero il bagno dei ragazzi, sul fatto che sia una donna». Sullo stesso tema interviene Sofia Sabatino, coordinatrice della Rete degli studenti. «Non è comprensibile una punizione diversa ai due adolescenti sorpresi in bagno a fare sesso: entrambi erano consci di quello che facevano e andavano puniti alla stessa maniera». «Piuttosto - riflette - il punto è capire perchè accadono questi fatti e come gli adolescenti vivono la propria sessualità. A scuola di questi temi si parla pochissimo, e spesso con insegnanti, come quelli di religione, che non sono preparati per affrontare con "il taglio giusto" questi argomenti con i ragazzi. Insomma, dalla mattina alla sera sentiamo parlare di sesso in televisione ma non se ne parla mai a scuola; sarebbe invece il caso di investire in modo serio su questo tema». (Ansa)

venerdì 17 febbraio 2012

Elsa Fornero bacchetta le trasmissioni Tv volgari. "Meglio spegnere la Tv"

Il ministro del Lavoro e delle Pari Opportunita', Elsa Fornero bacchetta comunque le trasmissioni televisive che sempre piu' utilizzano e ostentano il corpo femminile.
''Qualche volta mi sono sentita offesa'' dai programmi televisivi. In quel caso - ha aggiunto - ''la cosa migliore e' cambiare canale o spegnere del tutto che e' piu' salutare''. ''Sono circa tre mesi che non guardo la televisione - ha sottolineato - ma da quello che vedo, anche delle polemiche di questa mattina (su Sanremo, ndr), non mi sembra ci siano molti cambiamenti apprezzabili.
Credo che la televisione abbia dato spesso cattivi esempi''. Il ministro e' tornato a stigmatizzare in generale ''l'atteggiamento italiano'' nel confronto del lavoro delle donne che ''va cambiato e anche profondamente. ''Nei principi - ha detto - siamo a livelli della Svezia ma nelle pratiche, in famiglia, nella scuola, nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione, lasciamo a desiderare.

La Chiesa potrebbe pagare le tasse sugli immobili commerciali. Emendamento Monti.

L'emendamento sull'Ici proposto dal premier Monti ''costituisce un progresso sensibile'' e ''una volta approvato, sara' attentamente esaminato''.
L'Unione Europea risponde a stretto giro di posta alla lettera con la quale il premier Mario Monti ha preannunciato una modifica alle modalita' di tassazione degli immobili commerciali di Chiesa ed enti no profit. E' un sostanziale via libera anche se, certo, la Ue usa toni prudenti e rinvia all'approvazione definitiva del testo prima di chiudere la procedura contro l'Italia per il sospetto di ''aiuti di Stato illegali''. 

La novita', lanciata sul tappeto dal governo proprio poco prima di incontrare le gerarchie ecclesiastiche, fa fibrillare pero' il quadro politico, con alcuni deputati cattolici e molti esponenti Pdl che inviano avvertimenti e distinguo. Di prima mattina un drappello di deputati cattolici di Pdl, Pd e Udc parlano di ''rigurgiti anticlericali'' e assicurano che che non faranno gli spettatori: ''Crediamo - dicono - che tutti devono stare molto attenti, a cominciare dall'esecutivo''. I mal di pancia, soprattutto nel Pdl non mancano: Rotondi rivendica di essere a favore dell'esenzione; Giovanardi chiede parita' di tassazione anche su Arci e sindacati; Antonio Mazzocchi dice che sarebbe assurdo se dovessero pagare gli oratori ma non ''le saune gay''. 

A favore si esprime invece il segretario politico del partito, Angelino Alfano, anche se il suo assenso contiene un avvertimento: dice di ''non avere nessun pregiudizio'' e che ''se il governo ha individuato delle norme non punitive nei confronti della Chiesa le valuteremo con favore''. Favorevole senza nessun dubbio alla decisione del governo e' invece il presidente del Senato Roberto Schifani secondo il quale ''non puo' essere il problema dell'Ici a inquinare i rapporto che ha lo Stato italiano con la chiesa''. Danno il loro assenso anche il leader Udc, Pierferdinando Casini e il presidente di Sinistra Ecologia e Liberta', Niki Vendola, anche lui cattolico praticante, che chiosa: ''Il precetto evangelico del dare a Dio quel che è di Dio e a Cesare quel che è di Cesare non a caso fa riferimento al tema dei tributi''.

Di certo Chiesa ed Enti non lucrativi pagheranno di piu'. L'Anci, che non ha nascosto il proprio disaccordo per non essere stata consultata su una imposta che gestisce direttamente, stima un gettito intorno ai 600 milioni.
Del resto nel passato, per il solo comune di Roma, che e' il piu' ricco di beni ecclesiastici, si era parlato di 50-60 milioni di euro di mancato gettito (e quindi ora di possibile maggior incasso). Ma c'e' anche uno studio dell'Ifel che indica la soglia di 1 miliardo di maggiori versamenti. Al momento si tratta di ipotesi.

giovedì 16 febbraio 2012

Disoccupazione giovanile: -80 mila occupati in 9 mesi


ROMA - L'occupazione dei giovani tra i 18 e i 29 anni continua a calare, "nella media dei primi tre trimestri del 2011 ha subito una flessione del 2,5% (circa 80 mila unità)". E' quanto ha affermato il presidente dell'Istat. Guardando alla fascia d'età 15-24 anni la disoccupazione in Italia risulta pari al 31%, "la più alta dopo la Spagna". Un'analisi dell'Istat, proposta in via sperimentale per il 2005, "mostra come tra i servizi la quota del lavoro in nero raggiunga il 56,8% per gli alberghi e pubblici esercizi e il 52,9% per il lavoro domestico".
Dati che certamente non incoraggiano, in un periodo difficile per tanti.

mercoledì 15 febbraio 2012

Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis a Sanremo. Un festival da dimenticare.

SANREMO -Al festival il forfait della signorina Ivana Mrazova davvero non ci voleva. Un violento torcicollo, più tecnicamente una "cervicalgia acuta con blocco vertebrale", la costringe a rinunciare al debutto sul palco dell'Ariston. Niente paura: si tratta solo di un problema muscolare. E forse già domani la potremo vedere all'opera nella seconda serata del festival.

Spero di poter salire sul palco al più presto e di non deludere il pubblico di questo grande evento. Faccio un in bocca al lupo enorme a Gianni e Rocco e questa sera li seguirò dalla tv". E intanto dall'Ariston Rocco Papaleo ci scherza su: "Su questo palco non sono mai mancate le donne. Possibile che proprio adesso, che sono vestito come Dio comanda, le donne non ci siano?". E infatti, dopo che la prima 'valletta' Tamara Ecclestone è stata cacciata perché faceva i capricci, la seconda invece finisce in ospedale, assistita da madre e sorella.

In ogni caso, the show must go on: quando nel tardo pomeriggio si capisce che non ce la può fare, parte il piano B. Vengono richiamate di corsa Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, previste domani sera.

La domanda che molti si pongono è: "Come fa Belen Rodriguez a saltare da un programma all'altro?" E' praticamente ovunque. Che abbia una qualche raccomandazione? :)