domenica 22 gennaio 2012

Bocciatura ingiusta, condanna a "5000 euro di risarcimento."




Firenze: Alla maturità fu interrogato solo su tre materie invece che sul programma completo. Per ripetere l'anno era passato a una scuola privata ora dovrà ricevere un risarcimento danni.
Ci sono voluti sette anni (ormai lo studente non ci credeva più), ma lo studente fiorentino bocciato all'esame di maturità nel lontano 2004 ha ottenuto una doppia rivincita.

Il Tribunale regionale amministrativo della Toscana  ha annullato la bocciatura e poi gli ha anche concesso il risarcimento. Dovrà essere pagato dal ministero dell'Istruzione.  La commissione esaminatrice lo ha interrogato in italiano, storia e anatomia artistica. Il giudizio finale è stato severo: votazione 52 su 100, bocciatura. Il maturando è stato costretto a ripetere l'anno. Si è iscritto a una scuola privata e nel 2005 ha superato l'esame di maturità con una votazione di 63 su 100. Nel frattempo, però, aveva presentato ricorso al Tar. L'11 febbraio 2006 i giudici amministrativi gli hanno dato ragione, ritenendo che la commissione esaminatrice avesse agito in maniera illegittima perché non lo aveva interrogato su tutte le materie dell'ultimo anno.
Direi che è da provare anche per alcuni esami d'università, che fanno perdere molto più tempo e danaro. Esami che costano fatica, a cui si viene spesso immotivatamente rimandati per via di motivi futili e capricci dei professo. (Sti professori sempre a rompere gli zebedei)



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